Conegliano, estate 2018.
Mi è capitato molto spesso di attraversare via Lourdes a Conegliano da quando mi sono trasferita nelle verdi colline della zona.
E tutte le volte passavo davanti ad un cartello che attirava la mia attenzione, un’insegna con scritto: VETRERIA ARTIGIANA TEOT.
In quel periodo stavo da tempo cercando materiali di recupero per realizzare dei progetti personali o come piace a me, anche solo da conservare per tempi più creativi; così mi sono decisa e ho raggiunto quel luogo fascinoso che tanto mi attirava.
Era una mattina calda, di luglio credo, suonai il campanello del cancello e dalla porta dell’abitazione affianco al capannone, una donna anziana e gentile mi accolse.
Mi sorprese la sua energia e la luce nei suoi occhi, mi accompagnò nel piccolo capannone affianco alla casa ed iniziò a raccontarmi la sua storia.
I figli continuavano l’attività e si erano ingranditi restando sempre in zona, sempre a Conegliano. Mi raccontò le diverse tecniche di lavorazione del vetro, mi spiegò le differenze dei vetri e degli specchi.
Una volta terminata la sua storia ed il piccolo tour del laboratorio, scelsi con cura assieme a lei alcuni diversi vetrini; mi affascinò il modo con cui tagliava questi “pezzettini” per me. Era decisa e sicura, praticava una leggera incisione sul segno da tagliare con un taglierino per vetri e poi “tack”, li spezzava con precisione aiutandosi con le mani ed appoggiando il vetro al bordo del tavolo.
Trovò poi delle scatoline di cartone adatte e si ripromise di darmene altri appena ne avrei avuto bisogno. Fuori faceva caldo, il sole era alto ed era ora di pranzo, ricordo che mi salutò con un sorriso, e scomparve velocemente dietro la porta rimasta aperta dell’abitazione.
Ho realizzato questi due still life con Valentina, costruendo due set per raccontare il vetro artigianale e la sua trasparenza che a volte proietta ombre secche ed altre volte mosse, come riflessi dell’acqua sul fondo di una piscina o dei raggi del sole che tramonta sulla calda sabbia.
foto: valentina iaccarino
art direction: francesca cristin/ valentina iaccarino